Alessio Alberico

Il gioco dei tramonti in scatola
[fotografie stenopeiche]

 

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" Una fotocamera stenopeica (in lingua inglese 'pinhole') non è altro che una scatoletta (di legno, di cartone, di quellochevuoitu), con su un piccolo foro. Il foro è l'obbiettivo, anche se preferirei chiamarlo occhio; la scatola è la camera obscura, ma preferisco definirla contenitore di immagini. E a me più che fotografo piace chiamarmi pescatore. Ho ridotto le regole della fotografia ad una piccola manciata, non mi serve altro che una pellicola da mettere dentro alla scatoletta ed ecco fatta l'esca: tutto l'ambaradàn diventa un dispositivo per pescare immagini. Ma, come ogni trappola, è adatta solo per un determinato tipo di bestia, qui non siamo certo alla Nikon. "

 

 

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" È un rompicapo di natura ottica che assume toni enigmistici e di seguito giocosi, per chi accetta la sfida dell'abbandono della visione razionale delle lenti da ipermercato democratico. Le dimensioni, e più in generale le caratteristiche tecniche, fanno di ogni scatola un organismo di rappresentazione immodificabile. Ognuna è un occhio particolare: nel tipo di sguardo, nella prospettiva, nella deformazione e, ovviamente, nei difetti. "

 

 

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" Con uno spillo e pochi spiccioli faccio filosofia: ogni volta ho davanti la faccenda dell'occhio e del campo visivo in Wittgenstein. Con una metafora, nel 'Tractatus Logico-Philosophicus' descrive il soggetto esclusivamente come il prodotto del suo sguardo, come un occhio con la relativa visuale. Qualsiasi dato mentale è subordinato alla modalità della sua acquisizione, tutta la gnoseologia di questo mondo rimane ferma a blaterare dietro alle finestrelle degli occhi. "

 

 

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" Chissà come si vedono tra di loro le mie scatolette bucate, chissà se si percepiscono simili o se hanno già cominciato a differenziarsi. Ne ho messo su un piccolo esercito: quella che vede a due centimetri, quella che guarda lontano, quella che ha l'inquadratura larga, quella che vede deformato in un certo modo, quella che in un altro. Ce n'è una particolarmente lenta e un'altra tremendamente veloce, una da appostamento e una da rapina. Questione di personalità, c'è chi vede alcune cose e chi ne vede altre. "

 

 

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" Non disponendo di una colonia di scarafaggi nel bagno, mi sono voluto comunque creare una piccola famigliola da compagnia. Io sono il loro dio, quello che vede la totalità delle visioni dei campi delle scatolette. Le porto a passeggio, spesso al tramonto, e loro catturano un pezzo di mondo per me. "

 

 

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Alessio Alberico - agesilaussantander@hotmail.it
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